Anche in amore si va a naso

Raccontare le storie d’amore che finiscono può essere, a volte, molto banale e poco interessante. Si sono dette tante cose, scritti fiumi di parole e disegnate situazioni talmente abusate in tutti i mondi e in tutti i campi artistici, che appena annusiamo una cosa del genere ci viene l’orticaria. Poi però ci può capitare di leggere qualcosa che ci stupisca. Che ci fa pensare ai tanti altri mod chei ancora esistono per raccontare l’amore, o la sua fine. E’ un fatto ancestrale. non possiamo fare a meno di essere attratti e avvertire una certa curiosità nei confronti di qualsiasi cosa potrebbe parlarci di noi e dei nostri sogni romantici infranti. Ciò che può rendere ancor di più unico questo tipo di racconti è il punto di vista da cui lo si guarda. Si distingue, proprio per il suo punto di vista originale, il fumetto di Antonio Pronostico, al suo debutto, scritto da Fulvio Risuleoche si intitola: SNIFF  pubblicato da Coconino Press e uscito in tutte le librerie già da fine agosto ma che sta continuando a far parlare molto di sè. Questo fumetto si sottrae a qualsiasi tipo di paragone sia stilistico che narrativo. Anche senza conoscerne il contenuto il titolo ci suggerisce plurimi livelli di lettura. Infatti sniff può essere sia l’onomatopea che indica il pianto o più genericamente il tirar su con il naso per un’allergia, un raffredore oppure, e qui si ritorna, per il pianto.

Il titolo e il profilo laconico di una donna lasciano molto all’immaginazione sul contenuto ed è bello l’effetto di astrazione e rarefazione che contibuiscono a suscitare i disegni. Seguiamo la coppia che prende un’aereo, partendo per delle vacanze invernali in cui sperano di riappacificarsi, sciano, mangiano nella hall comune, si ingelosiscono l’uno dell’altra, fanno l’amore (questa sequenza è davvero meritevole). Non sarà immediatamente chiaro al lettore che ciò che si legge nei balloon è la conversazione tra due nasi, ed è bello così perchè quando se ne prende coscienza l’effetto è spiazzante, straniante ma divertente al tempo stesso visto la sospensione dell’incredulità. In questo fumetto i due nasi narratori fungono anche un po’ da coscienze dei due protagonisti. Coscienze assopite che non riescono a controllare i corpi a cui appartengono. In questo breve graphi-novel il disegnatore Antonio Pronostico riesce a gestire i pieni e i vuoti con un’eleganza rara. L’effetto dei pastelli e la pastosità dei disegni mi hanno suscitato alla memoria quadri di pittori espressionisti come Franz Marc o Vasilij Kandiskij, e alcuni fondali la leggerezza del Pinocchio di Enzo D’Alò disegnato da Lorenzo Mattotti. Come nella pittura, una delle protagoniste di questo volume è sicuramente la luce. L’ombra e la luce, come due facce della stessa medaglia. Metafora per cui tutto il bene e tutto il male, in una coppia, non stanno mai da una parte soltanto. Molto belli anche i 5 intermezzi muti che scandiscono le giornate/momenti della storia, composti da 4 microvignette minime che galleggiano nel mezzo della pagina bianca.  Insomma se raccontare la fine di una qualsiasi storia d’amore può risultare ripetitivo e banale in questo caso ci troviamo difronte a un libro minimo ma essenziale che ci rapisce per la sua magia e il suo stupore. Stupore che arriva come arriva l’estate, ma qualcosa dell’amore passato comunque rimane sul viso, come a volerne sancire la fine.

Franz Marc

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